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   Edoardo Sant’Elia, poeta e saggista, è nato a Napoli, dove vive e lavora.
   Ha fondato e diretto “il rosso e il nero”, rivista di letteratura italiana contemporanea, e “La freccia e il cerchio”, annuale internazionale bilingue italiano/inglese di filosofia, letteratura, linguaggi. Docente universitario a contratto, ha ideato una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee, ed ha promosso Convegni, Seminari, Scuole di Alta Formazione. È studioso di teatro, critico letterario ed esperto di fumetto e illustrazione.

   Come poeta ha privilegiato la forma poematica, servendosi di un registro epico-narrativo che intende evitare ogni manierismo, tanto gli abusati compiacimenti lirici quanto le idolatrie linguistiche fini a sé stesse, costruendo piuttosto, con estrema varietà di metro, racconti in versi che vanno dall’indagine caratteriale proiettata nei simboli, Zodiaco (1996), alla narrazione da più punti di vista di un evento avventuroso, Il naufragio (1996); dalle suggestioni ambigue e antropologiche della maschera, Pulcinella a dondolo (1998), ai riti e alle rinnovate illusioni della messa in scena, Il circo (2008); dalla ricognizione mitologica e scientifica attorno ai tracciati riportati sulle mappe, Cartografia (2013), al rapporto ineludibile, assieme conflittuale e complementare, tra poesia e filosofia, in Fuoco. Terra. Aria. Acqua. (2017), a sua cura, fino ad esplorare l’universo del ‘non detto’ in Dalle parti del Silenzio (2018), ancora a sua cura. È inoltre presente su riviste, rassegne, cataloghi d’arte, almanacchi, antologie.

   Come saggista, due i principali filoni di ricerca.
   Nel primo, coniugando gli strumenti della ragione accanto a quelli della passione e con il duplice filtro delle idee e delle storie, ha posto a confronto linguaggi sia antichi che moderni, di massa e di nicchia, fino a configurare, non solo sul piano editoriale ma anche attraverso seminari e corsi universitari, una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee. Tappe in volume di questo percorso, Ri(e)mozioni novecentesche (2019), riflessione multidisciplinare su un mosaico di autori, studiosi, personaggi che nell’arco dello scorso secolo hanno cambiato il nostro modo di sentire ed affrontare la realtà; e L’età degli eroi (2021), che attraverso la disamina dei quattro film western diretti e interpretati da Clint Eastwood analizza il cinema come pensiero in movimento – e il western come serbatoio epico – alla luce della filosofia spagnola e latino-americana del Novecento.
   Il secondo filone di ricerca approfondisce sempre in un’ottica multidisciplinare gli studi sul teatro napoletano, nella convinzione che si tratti di un territorio di ininterrotta vitalità, capace di racchiudere echi e fantasmi universali proprio perché tipici e particolarissimi di una sedimentata cultura. In quest’ambito, assieme ai contributi su atti di convegno e riviste specializzate (nella “Rivista di letteratura teatrale” è fra i componenti del Comitato scientifico), sono apparsi: Pulcinella condannato alla sedia elettrica (1994), rivisitazione saggistico/narrativa tratta dal copione di una farsa rappresentata in America agli inizi del Novecento; e, a sua cura, Il teatro a Napoli negli anni Novanta (2004), sintesi articolata di un decennio di snodo, che accanto alla tradizione ha visto la moltiplicazione dei codici, degli spartiti, delle lingue.

   Ha poi fondato e diretto una rivista letteraria ed un annuale di filosofia e linguaggi, pubblicazioni concepite come rigorosi progetti ‘a termine’, dunque con precise caratteristiche strutturali e con una durata prefissata.
   Dapprima “il rosso e il nero” (1992-’99), sedici numeri in otto anni, rivista di letteratura italiana contemporanea che ha offerto ospitalità a circa cento giovani scrittori (buona parte, ora, autori affermati), un tentativo di delineare attraverso testi narrativi, saggistici, poetici e critici il possibile tracciato di una letteratura ‘colta e popolare’, lontana in egual misura dall’intellettualismo e dal mestiere, dalla sperimentazione come alibi e dalla tradizione come rifugio.
   Quindi – a descrivere in successione un orizzonte più vasto e come percorso di premessa per Filosofia delle narrazioni contemporanee“La freccia e il cerchio” (2010-’21), annuale internazionale bilingue italiano/inglese di filosofia, letteratura, linguaggi (classificato dall’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, nell’elenco delle riviste scientifiche di classe A), collana di otto volumi ciascuno a doppio tema, disegno unitario sviluppato all’insegna di una complementarietà dei saperi che rifiuta steccati e gerarchie, mischiando piuttosto le carte tra ‘alto’ e ‘basso’, tra generi d’arte e di consumo, tra linguaggi diffusi e di nicchia.

   Come docente ha collaborato con il mondo della scuola e dell’Università, con Fondazioni ed Istituti Culturali, in specie con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, svolgendo conferenze, lezioni tematiche, seminari, Corsi di studio. Dal 2011, presso l’Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa” – prima tramite un ciclo pluriennale di seminari scadenzato dai volumi in uscita de “La freccia e il cerchio”, quindi, in diretta prosecuzione, insegnando come docente a contratto – ha ideato e portato avanti attraverso i propri testi una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee, disciplina già oggetto di oltre 200 tesine. Altra collaborazione, relativa agli studi sul teatro napoletano, quella con il Master di II livello in Drammaturgia e Cinematografia dell’Università di Napoli “Federico II” (dove ha conseguito le sue lauree, in Giurisprudenza e poi in Filosofia).
   Ha inoltre progettato e curato Convegni, Incontri, Giornate di Studi, Scuole di Alta Formazione. Tra le proposte: Poeti italiani del primo ‘900. Per una nuova tradizione: Saba, Gozzano, Rebora, Palazzeschi, Sbarbaro (Scuole di Alta Formazione dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Melfi, 2000); Progetto Pulcinella: il Sacro, il Viaggio (Convegno biennale, Sant’Arpino, 2004-’05); Compagnone, Pomilio, Rea. Le carte in mostra (Giornata di Studi, Ischia, Biblioteca comunale, 2009); Letteratura e Giustizia. Le mura, la colpa (Ciclo di Incontri, Napoli, Fondazione Premio Napoli, 2017).

   L’attività critica, infine, spazia dalla Scrittura all’Immagine.
   Per il quotidiano “Il Mattino” ha seguito in particolare gli sviluppi della narrativa e della drammaturgia (1986-’93), mentre il mensile “Itinerario” ospitava la sua rubrica Lessico e nuvole, dedicata al fumetto e all’illustrazione, una delle prime in Italia a trattare questi linguaggi in pubblicazioni non di settore (1988-’92).
Tra le recenti collaborazioni continuative, ha creato e gestito su storiche riviste letterarie ora presenti on-line due rubriche di analisi poetica: 60 righe, per “clanDestino”, sulla poesia contemporanea nazionale e internazionale (2018-’23); e Bolle di sapone, per “Atelier”, sulla poesia italiana delle ultime generazioni (2022-’23).