L’associazione culturale il rosso e il nero propone

Sette incontri attorno ad un’idea di letteratura “colta e popolare”

Questi sette incontri – che si terranno nella sede napoletana di POLITEIA in via Carducci 37, in un arco di tempo che va dal 16 ottobre al 28 novembre ’91 – costituiscono il prologo ragionato, il preludio a più voci, di una rivista quadrimestrale, “IL ROSSO E IL NERO”, la cui uscita è prevista nel febbraio ’92. Sarà una rivista letteraria, dunque con contributi di tipo narrativo, poetico e saggistico ma aperta a tutti quei linguaggi – antichi o recenti o nuovissimi – che, specie nella nostra epoca di spudorata “contaminazione artistica”, interagiscono sulla scrittura. La linea di tendenza, e della rivista e degli incontri, è quella per una letteratura “colta e popolare”, che rifugga in egual misura dall’intellettualismo e dal mestiere, dalla sperimentazione come alibi e dalla tradizione come rifugio. Il punto finale di riferimento, di indagine, di scontro, è – nella sua stimolante incertezza – l’universo creativo della contemporaneità.

16 ottobre 1991
LETTERATURA e letteratura
Edoardo Sant’Elia
Forma chiusa e forma aperta, gergo e classicità nelle poetiche del Novecento

24 ottobre 1991
TEATRO e letteratura
Giuseppe Rocca
Ritmo orale e struttura rapsodica nella nuova drammaturgia napoletana

31 ottobre 1991
STORIA e letteratura
Valeria Del Vasto
“Il paradiso abitato da diavoli”: persistenze e mutamenti nella percezione della napoletanità

7 novembre 1991
CINEMA e letteratura
Valerio Caprara
La fine dell’America innocente: visioni cerebrali e narrazioni fisiche nel cinema iperealistico di Linch

14 novembre 1991
MUSICA e letteratura
Pasquale Scialò
I folksong di Berio e la canzone ‘ngoppa la tammorra di Heinze: matrici ed elaborazioni

21 novembre 1991

FILOSOFIA e letteratura

Rosario Diana
Corrado Ocone
Raffaele Prodomo

Esoterismo, senso comune e buon senso nell’attuale dibattito filosofico

28 novembre 1991
ESTETICA e letteratura
Ernesto Paolozzi
Fatuità del pessimismo intellettuale e ottimismo tecnologico: la possibile mediazione dell’estetica